lunedì 21 gennaio 2013

Gennaro Zezza - La cessione programmata delle sovranità nazionali



La svendita programmata delle sovranità nazionali è iniziata molto tempo fa. Già nei primi anni '90 gli economisti sapevano che la creazione di una moneta comune slegata da una politica fiscale complementare e senza una banca centrale che potesse sopperire all'impossibilità di giocare con i tassi di cambio, innesacando una svalutazione competitiva, avrebbe condotto a una crisi la cui unica soluzione contemplava la cessione totale delle prerogative dei popoli, ovvero la loro autonomia e indipendenza rispetto alle politiche macroeconomiche.

Un progetto che avrebbe consentito alla Germania di avvantaggiarsi sul piano delle esportazioni verso i paesi meno forti, ai quali non sarebbe rimasta che la diminuzione dei salari per riequilibrare il deficit. Ma anche e soprattutto un progetto che, attraverso la crisi, doveva risolversi con l'imposizione di una unione europea totale sul piano politico, costringendo i cittadini privati di ogni altra possibilità residua a rinunciare all'atto costitutivo più importante che uno Stato conosca: le loro costituzioni nazionali. Quando uno Stato rinuncia alla propria sovranità sulle politiche monetarie, diventa automaticamente una regione, nella migliore delle ipotesi, o peggio: una colonia, con la sola autonomia decisionale residua, rispetto al potere centrale, di stabilire con quale frequenza tagliare le aiuole.

Leggi tutto...

Nessun commento:

Posta un commento

Post più popolari